Sì, se trasformiamo un’operazione matematica in un’equazione inclusiva.
Nel lavoro, la diversità è spesso vista come un problema.
E se invece fosse un valore in più?
Noi di RJ45 lo sappiamo bene e per questo abbiamo deciso di costruire un ponte tra le necessità delle imprese e quelle delle persone più fragili.
Come funziona?
Le aziende ci richiedono un servizio e noi lo eroghiamo, assumendo e formando direttamente le risorse più idonee.
I vantaggi?
1. Le imprese possono rispettare l’obbligo di legge sulle assunzioni obbligatorie.
2. Aiutiamo chi ne ha bisogno a costruirsi una vita, offrendo un impiego e stabilità.
3. La persona fragile non è più un peso per la società, ma dà il suo contributo e alimenta l’economia con i suoi acquisti.
4. Si riducono le ospedalizzazioni, il ricorso ai farmaci e ai servizi socioassistenziali (e quindi la spesa pubblica in sanità).
5. Le aziende hanno a disposizione le risorse giuste quando e dove servono in base alle attività che devono svolgere.
6. Chi ci sceglie si affida alla comodità di un servizio, lasciando a noi la formazione e l’intera gestione di personale, buste paga,
ferie, malattie e TFR.
7. Aumenta l’impegno nel sociale dell’impresa, che migliora anche la propria immagine e le relazioni col territorio.
È aggiungendo inclusività all’operazione che 1+1 è uguale a 3, unendo profit e non profit per il benessere sociale e quello economico.
La diversità è ricchezza, è creatività, è capacità di innovare e di evolvere, generando valore aggiunto per tutti.
Perché insieme, siamo di più.
16.05.2023